Mercoledì 18 Marzo 2020

Coronavirus: "Per gli Agenti di Commercio dal Governo scarsa attenzione e dall'Enasarco un silenzio assordante. Intervenire subito con misure più efficaci"

I consiglieri Marcianò, Gaburro, Mei, Ricci e Triolo: "Subito l'anticipo del FIRR e un fondo di garanzia". Misure insufficienti dal governo, mentre l'Enasarco non si è ancora mosso”.

Esprimono preoccupazione e allarme i cinque consiglieri del CDA della Fondazione, in rappresentanza della Fiarc, dell’Anasf, della Federagenti e della Confesercenti, per la situazione di difficoltà in cui si dibatte la categoria e soprattutto per l'assenza di provvedimenti efficaci.

Il decreto approvato dal governo – continuano i consiglieri - non prevede molto per le nostre categorie, a parte il rinvio degli adempimenti previsto per tutti. Misure che da sole risultano essere largamente insufficienti ad aiutare migliaia di agenti in difficoltà. Aspettiamo fiduciosi l’arrivo di ulteriori misure, in grado di mitigare almeno in parte i contraccolpi negativi che la categoria sta subendo.

Chiediamo almeno un segnale di riconoscimento per una professione determinante per lo sviluppo del Paese, mentre le ‘proposte d’ordine’ dei colleghi rimangono desolatamente vuote e le limitazioni alla mobilità sono aumentate.  I nostri clienti sono le aziende e i negozi: se l’economia rallenta e i consumi diminuiscono, è inevitabile che anche gli ordini non si facciano, si riducano o vengano rimandati. Il nostro settore è costituito da microimprese, in gran parte ditte individuali, che traggono la propria sostenibilità economica dalle entrate correnti costituite dalle provvigioni mensili. Il loro venir meno totale o parziale non può non determinare difficoltà gravissime. Chiediamo al Governo al Parlamento di provvedere rapidamente a quella che riteniamo sia una grave e immotivata ingiustizia.

Quanto all'Enasarco - continuano i consiglieri -, l’attuale governo della Fondazione continua a brillare per il suo atteggiamento di rinvio che ora diventa vera latitanza. Come Consiglieri avevamo già chiesto alla Fondazione di attivarsi affinché si potessero “liberare” fondi del FIRR (in pratica, il "Tfr" degli agenti e dei consulenti finanziari accantonato presso l’Enasarco), attraverso mirate 'anticipazioni' a ciascun agente o consulente finanziario che ne faccia richiesta. Non lo ha ancora fatto e dunque rinnoviamo l'invito per decisioni ed interventi immediati e risoluti. È inopportuno, quasi scandaloso che in questo difficile momento si discuta di temi inerenti carriere e premi per una parte di personale. Ciò manifesta poca attenzione ai veri problemi degli agenti, dei consulenti e delle stesse imprese mandanti.


Mercoledì 18 Marzo 2020

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