Sul FIRR l'illusione dei proclami: in C.d.A. invece nulla per gli Agenti e i Consulenti
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Sul FIRR l'illusione dei proclami: in C.d.A. invece nulla per gli Agenti e i Consulenti
“Nonostante gli annunci roboanti di alcune sigle riferibili all’attuale governance dell’Ente - fanno sapere i Consiglieri di “Fare Presto!” - le quali sbandieravano e facevano intendere l’immediata disponibilità del 30% del Fondo Indennità Risoluzione Rapporto (FIRR) agli agenti, fino alla concorrenza di 450 milioni di euro, nel Consiglio d’Amministrazione di ieri, mercoledì 27 maggio, il CdA dell'Enasarco ha invece rinviato a una prossima seduta, fissata per il 9 giugno, ogni discussione in merito al FIRR, come a ogni altro provvedimento in favore degli agenti colpiti dall'Emergenza Coronavirus.
Dunque – proseguono Gaburro, Marcianò, Mei, Ricci e Triolo - per gli agenti niente anticipo FIRR, che in tanti pensavano addirittura di poter richiedere fin da questa settimana, né tantomeno alcun altro tipo di sostegno in un momento di drammatica emergenza sanitaria, sociale ed economica per la nostra categoria professionale”. Proprio in relazione ad agenti e consulenti, i 5 Consiglieri fanno notare che “nel CdA di ieri sono stati forniti dati previsionali allarmanti sull’emorragia di iscritti per i prossimi anni, che non possono che destare preoccupazione. Si tratta purtroppo di dati in continuità con quelli passati: negli ultimi anni abbiamo perso circa 5mila iscritti l’anno, frutto, per tutta evidenza, anche della gestione dell’attuale governance dell’Ente, che manca di visione, indirizzo e senso della realtà; si tratta delle stesse persone – proseguono i 5 Consiglieri della lista unitaria “Fare Presto!” - che continuano a impedire agli iscritti di andare al voto online per il rinnovo del Cda Enasarco, nonostante i richiami dei Ministeri vigilanti di Lavoro ed Economia e nonostante le altre casse previdenziali iscritte all’Adepp abbiano votato in questo peridoo di lockdown, con dati di affluenza (vedi Enpam) triplicati rispetto alla tornata precedente. Queste persone sono le stesse che intendono governare “in prorogatio” e quindi nell’impossibilità di adottare quelle azioni straordinarie che l’attuale situazione richiede. La misura ormai è colma: bisogna fare presto – conclude la nota - perché tanti colleghi stanno vedendo compromesso il presente e il futuro loro e delle loro famiglie”.
Giovedì 28 Maggio 2020
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